lunedì 26 novembre 2012

the day after





giornata mondiale
contro la violenza sulle donne












Il giono dopo l'iniziativa organizzata per la giornata del 25 novembre (giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne) in Piazza Gramsci a Siena, si riassume nelle parole di Samantha:

Iniziativa partecipata.. molto.. dalle cittadine e dai cittadini della nostra città, che hanno dimostrato di essere molto sensibili al tema della violenza contro le donne, ci sono stati momenti di commozione.. e tantissimi  sono stati i messaggi che le persone hanno voluto liberamente lasciare  appesi ad i nostri fili... 99 pensieri sulla violenza.. messaggi che ci  fanno sperare che insieme possiamo cambiare la cultura che genera questo scempio.

La grande sensibilità dimostrataci ieri ci fa essere ancora più tenaci in quest'impegno collettivo. 

GRAZIE A TUTTE/I!!! 

Samantha 



giovedì 22 novembre 2012

25 novembre-Giornata mondiale contro la violenza di genere


Comunicato stampa 

Con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 25 novembre Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, Le donne del 13 febbraio-SNOQ Siena propongono alle cittadine e ai cittadini di Siena una istallazione di scarpe, utilizzata ormai in diversi luoghi come simbolo materiale, concreto, tragico delle donne scomparse per mano di uomini violenti,  115 paia di scarpe, 115 nomi di donne uccise dall'inizio dell'anno in Italia.

La nostra iniziativa  è per gridare che  la violenza sulle donne è ancora oggi e sempre di più un'emergenza,  che è Violenza  negare il naturale diritto di integrazione delle donne nel tessuto sociale e professionale, che è Violenta  una comunicazione che parla per stereotipi, che è Violenta  la politica che non riconosce alle donne le loro capacità di leadership, che è Violenta la mentalità che non vede nella maternità un valore aggiunto e socialmente riconosciuto, che Violente sono le politiche del lavoro che costringono le donne a delle scelte obbligate che  ne mortificano le carriere e le  vite.

Per combattere il femminicidio e  tutte le forme di violenza contro le donne, è necessario  che tutte/i ci impegniamo per scardinare quella cultura che la produce, nei luoghi del privato e in quelli istituzionali.
L'allestimento verrà effettuato in Piazza Gramsci Domenica 25 Novembre 2012 a partire dalle ore 10 per tutta la giornata.

Le Donne del 13 febbraio Siena - Snoq

Questo video è in ricordo delle donne uccise nel 2012 e per dire 
"BASTA ad ogni forma di discriminazione e violenza"





martedì 20 novembre 2012

Report mercoledì 14 novembre 2012



Presenti : Giulia, Antonia, Concetta, Susanna, Giovanna, Daniela Pasquini, Lucia Civitelli, Ilaria, Serena, Tatiana.
Si esprime grande soddisfazione sia per il lavoro fatto dal gruppo di lavoro "cultura di genere"  in occasione della presentazione del libro il 12 novembre, in particolare per l'intervento di Giulia, sia per la partecipazione al tavolo delle politiche di genere . Queste due iniziative  ci hanno  indubbiamente rafforzato come comitato e hanno comunicato all'esterno che ci siamo  e stiamo lavorando . Siamo soddisfatte di aver ottenuto  la possibilità di partecipare al tavolo delle politiche di genere con un metodo ,quello della rotazione, che abbiamo assunto nel definire il termine " rappresentanza" nella nostra carta d'intenti.
Si decide di comunicare alla coordinatrice del tavolo delle politiche di genere la sostituzione al gruppo salute di Carla Fronteddu con Serenella Civitelli. 

venerdì 16 novembre 2012

Ferite a morte

Il progetto teatrale di Serena Dandini 

“Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti non è affatto casuale”. Così  Serena Dandini introduce il suo lavoro teatrale “Ferite a morte” nella conferenza stampa tenutasi a Roma ieri.

Dal sito www.feriteamorte.it 

Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Per una volta, sono loro a parlare in prima persona. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna racconta la sua storia là da dove si trova ora e riprende vita e spessore, uscendo finalmente da una catalogazione arida e fredda.
Serena Dandini, con la collaborazione ai testi e alle ricerche di Maura Misiti, ricercatrice del CNR, ha scritto una breve storia per ciascuna di loro, pensata in chiave teatrale per sensibilizzare, attraverso il linguaggio della drammaturgia, le Istituzioni italiane e l’opinione pubblica circa un fenomeno dai dati ancora incerti, ma che comporta in Italia – come ci raccontano le rare statistiche – una vittima ogni due, tre giorni.

“Ferite a morte” prevede tre tappe teatrali che copriranno l’intero territorio nazionale:
24 novembre – Palermo, Teatro Biondo
30 novembre – Bologna, Teatro Duse
09 dicembre – Genova, Teatro della Corte
La scena teatrale è sobria. Un grande schermo rimanda filmati evocativi. Un dj in scena propone la musica che serve per voltare pagina tra un racconto e l’altro.
A portare in scena i testi saranno donne di spicco del mondo dello spettacolo, del giornalismo, della società civile oltre che la stessa Dandini.
L’ingresso  agli spettacoli è gratuito con prenotazione e ritiro del biglietto  presso le casse dei teatri. 
Per info: Ferite a morte   Il sito>>  

La Convenzione NO MORE!  contro la violenza maschile sulle donne - femminicidio s
i può firmare sul sito: 





Premio di Ricerca in Farmacologia di Genere

Tre giovani donne vincitrici 



Tre giovani ricercatrici si sono imposte nella prima edizione di “Gender Innovation – Premio di Ricerca SIF in Farmacologia di Genere”, promosso dalla Società Italiana di Farmacologia con il contributo di Novartis Farma

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Sono tre giovani donne le vincitrici della Prima edizione di Gender Innovation - Premio di Ricerca SIF in Farmacologia di Genere, promosso dalla Società Italiana di Farmacologia, con il contributo di Novartis Farma. 

Il Premio, riservato ai ricercatori italiani under 38, è destinato ai migliori progetti che promuovano una medicina sempre più basata sull’evidenza, con un focus nel sistema cardiovascolare, respiratorio e nervoso. L’importo dei premi per ciascuna area terapeutica è di 25.000 euro; alle vincitrici è garantito un co-finanziamento di pari importo da parte della struttura dove sarà realizzata la ricerca.

«L’obiettivo di Gender Innovation, di estrema attualità, è potenziare la ricerca farmacologica per dar ulteriore spazio all’ottica di genere nelle scienze mediche, come strumento di conoscenza indispensabile per raggiungere l’adeguatezza della terapia, condizione imprescindibile per una efficace personalizzazione della cura», afferma Pier Luigi Canonico, Presidente della Società Italiana di Farmacologia, promotrice del Premio. 

giovedì 15 novembre 2012

Snoq e le elezioni politiche

 Snoq campagna 2013

CLICCA SUL LINK PER LEGGERE L'APPELLO AI PARTITI: APPELLO>>

CLICCA  PER LEGGERE "SE CRESCONO LE DONNE CRESCE IL PAESE" QUI>>

CLICCA PER LEGGERE "UN PAESE PER DONNE LE PAROLE PER DIRLO" QUI>>



Continuano gli appuntamenti di Letture Generi Parole



Terzo appuntamento


Venerdì 16 novembre con la presentazione de "Il sole delle donne" a cura di Dafne Rossi e Paola Dei, Biblioteca Comunale degli Intronati, alle 17.00.
Il libro è una raccolta di poesie e racconti di donne dell’Associazione Serena, per meglio dire è la restituzione di un percorso di arte-terapia attraverso il quale le donne hanno dato espressione alle loro emozioni ed esperienze.


Quarto appuntamento


Sabato 17 novembre alle 17.30 presso la Libreria Becarelli, per la presentazione del libro di Daniela Danna "Il genere spiegato a un paramecio". Ne parlerà con  l'autrice il Centro culturle delle donne "Mara Meoni". Saremo accompagnate nella presentazione dal racconto del testo a cura di Persone Libro Siena - Associazione Donne di carta.





lunedì 12 novembre 2012

Appello Donne e Media


Riceviamo e diffondiamo


Gentili firmatarie e firmatari 

Con piacere Vi informo che il Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi, On. Sergio Zavoli, ha inviato all'Appello Donne e Media una lettera (in allegato) in cui si congratula per il primo importante frutto prodotto dalla nostra azione. 

Infatti, uno dei 13 articoli che siamo riusciti a far inserire nel Contratto di Servizio Pubblico 2010-2012, l'articolo 2 - comma 7, impegna RAI a monitorare i propri programmi sotto il profilo di una rappresentazione plurale e non stereotipata dell'immagine femminile. Ebbene, la Tv pubblica, in adempimento di tale impegno, ha appena presentato i risultati emersi dall'analisi delle prime due tranches di rilevazione del monitoraggio.
 
Come lo stesso Zavoli dichiara, "è un primo importante traguardo rispetto agli obiettivi individuati e perseguiti dalle Associazioni dell'Appello, in ordine ai quali - afferma il presidente - ho avuto modo  di apprezzare attraverso i contatti intervenuti con la Commissione, l'impegno e la determinazione profusi". 

Certa di interpretare il nostro comune sentire, quale promotrice dell'Appello, esprimo soddisfazione per tale risultato che accorcia le distanze con il ben più ampio targuardo finale. Quello di una rappresentazione mediatica realistica delle donne per ricostruire un immaginario collettivo del femminile più plurale e completo, rendendo merito all'innegabile contributo delle donne alla nostra società.

Colgo l'occasione per annunciare che il 10 dicembre, alle ore 10.00, presso il Parlamentino del Ministero dello Sviluppo Economico, stiamo promuovendo su questo tema un seminario di cui, a breve, invieremo ulteriori dettagli. 

Un sincero saluto

Gabriella Cims 
Promotrice Appello Donne e Media





venerdì 9 novembre 2012

Letture Generi Parole



Carissime,

Vi ricordiamo lunedì 12 novembre alle ore 18, alla Libreria Becarelli, il secondo appuntamento di "Letture Generi Parole" che ci vede coinvolte insieme alle donne dell'Archivio dell'UDI nella presentazione del libro di Marina Piazza "L'età in più"  

Alleghiamo l'invito



Donne del 13 febbraio Siena -SNOQ







mercoledì 24 ottobre 2012

A te non è mai piaciuto - Lidia Ravera

Pubblichiamo il testo che Lidia Ravera ha scritto, e letto, per l' iniziativa MAI PIÙ COMPLICI (13 e 14 ottobre Torino) dedicata alla violenza sulle donne. Bellissimo, forte e commovente.


A TE NON E' MAI PIACIUTO

Ciao bimba bella. Ciao. Ciao ciao ciao. Non li puoi aprire gli occhi, eh…? Non importa… No, guarda che non mi offendo… È come quando ti leggevo uno dei miei articoli e tu sbadigliavi. Lì per lì sembrava che ero offesa… Ma non era mica vero, sai?. Tu sbadigliavi: che incubo la mamma femminista, sempre lì a farti due palle sul maschio com’è e come non è, e la donna invece qua e là su e giù… sbadigliavi, tu, e io smettevo di leggere… me ne andavo in cucina, “tanto ci sono abituata che le mie figlie mi scavalcano a destra”. Mi venivi dietro in cucina perché lo sapevi che mi sarei messa a tagliuzzare carote. Ti ricordi le mie insalate? Le chiamavi Sana Reazione Materna Vegetale all’ insulto delle Giovani Carnivore Disimpegnate. Mi arrivavi alle spalle, in cucina, dopo un po’, con il mio articolo bello stampato (che la stampante con te e con tua sorella funzionava sempre e con me mai). Lo leggevi tu, con sentimento… lo declamavi… E a me sembrava quasi troppo bello. Ti ricordi? Niente. Non ti ricordi. Non mi senti. Non senti. Questa è ufficialmente la più disperata delle nostre famose chiacchiere fra donne. Tanto che, di mio, guarda, per una volta, starei pure zitta. Zitta e piangi, madre di merda. Perché è questo che mi sento con te stesa in quel letto. Con quei cazzo di tubi nel naso e il sacchetto del sangue e il monitor che non riesco a staccare gli occhi di lì anche se i segni non li capisco. Me l’ha detto il meno scemo dei medici: parli signora, parli… stia seduta vicino a sua figlia e parli. Le faccia sentire il suono della sua voce. Ciao bimba bella. Ciao ciao ciao. Ecco qua il suono della mia voce. Com’è? Come mi è venuto… Quello di sempre? Quello di quando ti leggevo i miei articoli o quello di quando parlavamo di lui? Con che tono ti sto parlando? Il Didattico Polemico della mamma femminista? O quello scocciato e severo di quando ti dicevo Mollalo? Né uno né l’altro, direi… bimba bella. Questo è il tono disperato della madre che non è servita a niente. Mai sentito, vero, Bimbabella? Beh, c’è sempre una prima volta. La prima volta che ho provato a parlarti di lui, hai detto “A te Stefano non è mai piaciuto”. Infatti purtroppo no. Stefano è uno stronzo… per dirla in poesia… E non mi sono mai bevuta le tue balle, bimbabella. So distinguere un pugno da un colpo di freddo. So distinguere i lividi a grappolo di una scarica di colpi dal singolo livido giallo di una ragazzina distratta che ha sbattuto contro un tavolino. So che due incisivi non ti cadono mordendo il guscio di una noce, non a 29 anni. Perché ho fatto finta di crederci? Lo vuoi proprio sapere? Per non perdere il contatto. Perché avevo paura di perderti… siamo così noi… Le allegre streghe degli anni settanta… lo sappiamo che da 40 anni cercano di liquidarci con una scarica ininterrotta di caricature. E voi magari ci credete… Voi, le nostre figlie… tu, le altre… E allora ci difendiamo… vi facciamo la corte… fingiamo di credere alle vostre palle… Perché sì, certo, noi siamo Quelle che si erano ficcate in testa di insegnare alle donne a sentirsi forti come i maschi. Forti libere importanti. Ma non siamo soltanto quello. Noi siamo quelle che hanno incominciato ad alzare la testa, a cambiare il dentro, il dentro sì… Dentro casa dentro il letto dentro il cuore… Ti sto annoiando, spero! Ti sto annoiando?… Dimmi di sì… Sbadiglia bimba bella, sbadiglia, ridi… mandami al diavolo… bimba… non rimanere lì… non così ferma, ti prego… Ho… ho di nuovo sbagliato tono… mi hanno detto di parlare allegra e invece… Invece io sono un disastro… io sono proprio un disastro… e mi son messa d’impegno per diventare un disastro… è che… volevo una vita da persona… giocare da sola piuttosto che giocare comunque, anche se non sei d’accordo sulle regole… ho pagato. Io. Io ho pagato ma non volevo che pagassi anche tu. Nella mia testa tu dovevi giocare un gioco nuovo. Un gioco che… anche le ragazze possono distribuire le carte, vincere una mano, o magari far saltare il banco… Non è andata così. Quando mi hai presentato Stefano me ne sono accorta subito che le cose non stavano andando come avevo sperato. È un uomo vecchio, Stefano. Non importa che ha 30 anni… Ti guardava con occhi da  padrone. Non mi piaceva come ti guardava. Ti spostava una ciocca di capelli dalla fronte e io mi sentivo come se te l’avesse strappata. Gli piaceva umiliarti, ti ricordi, quando ancora si cenava certe volte tutti insieme e c’erano anche amici miei, quegli stessi amici che ti hanno vista crescere e hanno sempre apprezzato la tua intelligenza… tu parlavi come hai sempre fatto e poi, all’ improvviso, ti giravi verso di lui con uno sguardo timido, come cercassi la sua approvazione… quello sguardo non era il tuo e lui… ah per lui era come un segnale, iniziava a sfotterti con cattiveria, ti ridicolizzava… I miei amici si imbarazzavano. Poi un giorno Roberta, te la ricordi Roberta, adesso non c’è più, è una che non ce l’ha fatta a invecchiare, all ’epoca era ancora la più tosta di noi, la più aggressiva, beh una volta Roberta ha provato a rispondergli e lui ti ha fatta alzare da tavola e ti ha detto andiamo via. Ha detto andiamo via e tu l’hai seguito, bimbabella. No, no no no… non ti sto accusando. Non ti accuso di niente.

domenica 21 ottobre 2012

Violenza sulle donne

Una ogni due giorni, lo dicono le statistiche



Firma l'appello dell' Associazione nazionale dei centri antiviolenza "Donne in rete"

"L'associazione nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza, denuncia la 105^ vittima di femicidio in Italia dall’inizio del 2012 e lancia un appello: Carmela, morta a diciassette anni per difendere la sorella dalla violenza dell’ex fidanzato, sia l'ultima vittima. La violenza sulle donne non è una emergenza ma è un fenomeno strutturale di una societa' che pone uomini e donne in una relazione di disparità. Lo denunciamo da anni e non è più tollerabile che in un Paese che si definisce civile, le violenze sulle donne e i femminicidi avvengano nell’indifferenza della società e della politica. 
Ci appelliamo al Governo italiano, al Parlamento e alla società civile, affinché in tempi brevissimi sia ratificata nel nostro ordinamento, la Convenzione del Consiglio d'Europa firmata ad Istanbul, che vincola i Paesi aderenti ad azioni ed iniziative importanti di contrasto alla violenza sulle donne, sia finalmente attuato il Piano Nazionale Antiviolenza e si sostengano con finanziamenti adeguati, tutti i centri antiviolenza aderenti alla Rete Nazionale. 
Le violenze sulle donne e i femminicidi non sono un destino inscritto nelle vite delle donne, ma sono cronache di morti annunciate nel vuoto politico e nel silenzio di un Paese che sembra non avere più coscienza. " 




Articoli sull'argomento 
domenica 21 ottobre 2012 - Ilfattoquotidiano.it:
sabato 20 ottobre 2012 - La Repubblica:

L'esercito dei carnefici



La strage delle donne - Riccardo Iacona





sabato 20 ottobre 2012

Report mercoledì 17 ottobre 2012



Con la riunione di mercoledì si è attivata la nuova modalità di incontro del gruppo, una assemblea plenaria al mese e incontri settimanali dei gruppi tematici.
E' stato quindi definito:

1) il calendario degli incontri mensili da Novembre a Giugno, in modo da permettere a tutte di organizzarsi per riuscire a riservarsi quel pomeriggio e a garantire la propria presenza:

mer 14 Novembre      Biblioteca della CGIL
lun  10 Dicembre       Stanze della Memoria
mar 15 Gennaio         Stanze della Memoria
mer 13 Febbraio            sede da definire
lun  18 Marzo                  "     "       "
gio  18 Aprile                 sede da definire
mer  8 Maggio                 "       "      "
mar 11 Giugno               sede da definire


Le riunioni avranno inizio inderogabilmente alle 17:30.


2) I gruppi tematici attraverso i quali strutturare e distribuire i vari progetti di lavoro. Ogni gruppo ha delle referenti che si impegnano a portare avanti le attività ma è ben accetto il contributo di tutte anche in modo saltuario e anche attraverso email. La partecipazione ai gruppi è aperta a tutte coloro che lo desiderano e che potranno mettersi in contatto con le componenti fisse del gruppo per partecipare alle riunioni.


  • Redazione                                                       
ambito: il gruppo si occupa della gestione mailing list, FB, Blog, TG, coadiuvato dalle segnalazioni di notizie da pubblicare da parte di tutte;            
              componenti : Silvia, Susy, Daniela 1, Lucia, Serenella, Serena

  • Rappresentanza di genere     
ambito: rappresentanza, democrazia paritaria, collaborazione su questi temi con gli altri snoq Toscana, iniziative politiche pubbliche locali sulla scia della Carta di Intenti (vedi ultimo punto);
                componenti : Antonia, Tatiana, Patrizia

  • Cordata di Genere
ambito: coinvolgimento  di tutte le realtà femminili della città per creare un movimento capace di influire e condizionare movimenti e partiti locali affinché favoriscano le candidature e l’elezione di donne non più espressione di una selezione maschile strumentale (che serve solo a far da vetrina);
              componenti: Ilaria, Serenella

  • Cultura di Genere
ambito: approfondimento delle tematiche di genere, creazione di una bibliografia per chi volesse iniziare un percorso di conoscenza, progetti educativi nelle scuole, sostegno degli altri gruppi in termini di contenuti;
                componenti: Serenella, Serena, Giulia, Ilaria

  • Violenza sulle donne
ambito: contrasto alla violenza maschile sulle donne;
componenti: Antonia, Daniela 2, Lucia

mercoledì 17 ottobre 2012

Prorogata la mostra TERREMUTATE a Siena



Care amiche,
vi informo che la mostra TERREMUTATE organizzata per la due-giorni con le donne dell'Aquila sarà ospitata questa settimana e la prossima nelle Stanze della Memoria, in via Malavolti a Siena. Il prolungamento della permanenza nelle Stanze permetterà di visitarla a chi sabato scorso (13 ottobre 2012) non era presente.
Le Stanze sono aperte al pubblico il MERCOLEDI'e il VENERDI' dalle 15.30 alle 18.30, ma Laura Mattei, che le gestisce, è presente anche al di fuori di quest'orario. Potete chiamarla al numero del Museo 0577.236607  (la mattina dopo le 11.00) e verificare la sua disponibilità.

Le donne del 13 febbraio Siena

Notizie correlate:
Grande accoglienza a Siena per le donne TERREMUTATE dell' Aquila... leggi >>



martedì 16 ottobre 2012

Studiose contro profumo "Dimenticate le donne"


Lettera al ministro perché nei programmi per il nuovo concorso viene citata solo Elsa Morante. "Dalla letteratura alla filosofia fino alla storia non si cita nessuna né si fa accenno al femminismo o agli studi di genere. Ci sono invece molti protagonisti maschili"


di SIMONETTA FIORI - la Repubblica.it
Dove sono finite le donne? Completamente dimenticate. Responsabile della stupefacente amnesia è il ministero dell'Istruzione, che nei programmi stabiliti per il nuovo concorso a cattedre ha omesso  -  o, meglio, ha perseverato nell'errore di omettere  -  protagoniste, questioni, metodologie legate all'universo femminile. 
leggi tutto l'articolo...>> 


lunedì 15 ottobre 2012

Democrazia paritaria: 50&50 nelle liste elettorali, ecco la Carta d’intenti toscana



Comunicato stampa della Regione Toscana

(Comunicato n. 1120 del 13 ottobre 2012)  

Firenze – Una nuova legge elettorale della Regione Toscana, per una democrazia paritaria e una effettiva rappresentanza di genere: uguale presenza di donne e uomini nelle liste elettorali, inammissibilità delle stesse nel caso non rispettino la parità di genere. Questi i punti principali della Carta d’intenti proposta dalle consigliere del Consiglio regionale della Toscana e dalla Rete regionale del coordinamento dei comitati Senonoraquando della Toscana. Una “alleanza tra donne che hanno scelto di darsi obiettivi comuni, da perseguire insieme e separatamente nei propri ambiti di azione”, si legge nella Carta, che è stata presentata nel seminario nazionale sulla Democrazia paritaria, questa mattina a palazzo Panciatichi. “Consideriamo la scarsa presenza delle donne nelle istituzioni e nello specifico nel Consiglio Regionale della Toscana non solo antidemocratica, ma anche un segno di inefficienza del sistema”.Per essere meglio rappresentate, le donne “debbono gestire in prima persona la rappresentanza, trasformando in politica le proprie esperienze e le proprie necessità”. Nella convinzione che le donne “grazie ad un’ottica di genere in tutte le politiche, che siano economiche o sociali o altro, possono contribuire al cambiamento di questo Paese”.Vedere “affermati e praticati valori come competenza, onestà, etica, trasparenza, legalità”, si legge ancora nella Carta, rivedere le regole che governano l’accesso nelle istituzioni e nei partiti politici, in cui resistono condizionamenti “sia nella loro organizzazione, ancora completamente a misura maschile, sia nei loro metodi di selezione delle candidature”.Di qui, le richieste: modifica della legge elettorale regionale, introduzione nella nuova legge di “strumenti di garanzia della parità di genere (50&50), sia nella presentazione delle liste, sia nella elezione”. Nel caso di reintroduzione del voto di preferenza, “all'interno di un sistema elettorale plurinominale, operando decisamente in favore della ‘doppia preferenza’, tassativamente diversa per genere, pena l'annullamento della stessa”. Nel caso di opzione per il sistema uninominale, “operando in favore della presentazione, all'interno del medesimo schieramento, di un numero paritario di candidature di donne e di uomini, ovvero in favore del così detto meccanismo ‘binominale’, che prevede la doppia candidatura uomo/donna per ogni schieramento in ogni collegio”. E ancora: inammissibilità delle liste che non rispettino questi meccanismi e “obbligo ai soggetti politici di assicurare la presenza paritaria (50&50) di candidati di entrambi i generi nei programmi di comunicazione politica”.Di questi temi, dei risultati già raggiunti nel faticoso cammino verso una effettiva democrazia paritaria e di quelli ancora lontani si è parlato nella tavola rotonda con le parlamentari Vittoria Franco(Pd), Deborah Bergamini (Pdl), Giuliana Carlino (Idv) e con Fabiana Pierbattista, del coordinamento nazionale Senonoraquando. L’Italia si rivela un paese

giovedì 4 ottobre 2012

Le donne nella scienza, dalla Toscana all’Europa


A Siena Convegno nazionale dell’associazione Donne e Scienza: dal ruolo delle scienziate alla medicina di genere


Il contributo delle donne alla ricerca scientifica, il ruolo delle ricercatrici, le difficoltà e le discriminazioni che incontrano nell’affermarsi. E ancora, le esperienze delle ricercatrici toscane e i gli ultimi aggiornamenti sulla medicina di genere: di questi temi si occuperà il convegno “Le donne nella scienza, dalla Toscana all’Europa”, che si terrà all’Università di Siena, presso la Certosa di Pontignano, dal 4 al 6 ottobre.

Le giornate, organizzate dall’associazione Donne e Scienza, con il patrocinio della Regione Toscana e la collaborazione del Comitato Pari Opportunità dell’Ateneo senese,  iniziano dando spazio ad alcune giovani ricercatrici che lavorano in Toscana, per poi passare ad una tavola rotonda che evidenzierà il contributo dato dalle donne in settori come l’economia, la medicina, le scienze dure e ambientali.

Ci sarà spazio anche per un’analisi, cifre alla mano, delle opportunità di carriera nelle discipline tecnico-scientifiche delle ragazze. È infatti un dato oramai riconosciuto che la scarsa presenza delle donne nelle posizioni apicali del mondo scientifico è dovuta a meccanismi di discriminazioni più o meno consapevoli. Lo dimostra molto bene uno studio appena pubblicato sulla rivista internazionale “Proceedings of the National Academy of Sciences”: a parità di competenze le donne vengono valutate come meno preparate solo per il fatto di non essere uomini. E per questo sono loro offerte meno opportunità di lavoro e salari più bassi. Un pregiudizio che, spiega lo studio, vale per tutti i valutatori, maschi o femmine che siano.

Il ruolo che Donne e Scienza ha svolto e svolge in questo campo è ben riconosciuto sia a livello europeo sia a livello nazionale: lo testimoniano i numerosi progetti europei a cui l’associazione  partecipa, e l’attivo lavoro che alcune socie hanno svolto al tavolo di concertazione voluto dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal dipartimento delle Pari opportunità. A queste iniziative sarà dedicata la seconda giornata del convegno.

Conclude la tre giorni di dibattito una sessione sulla medicina di genere, la disciplina che promuove lo studio del modo differente in cui le malattie si manifestano, evolvono e possono essere curate in donne e uomini. “Sono diverse le ricercatrici che in Italia si occupano di questo tema e siamo felici di averne una gran parte al nostro convegno: dalle differenze nella fisiologia a quelle nella pneumologia, dalle malattie autoimmuni alla farmacologia molti saranno i temi di attualità affrontati”, sottolinea Anna Maria Aloisi, professore associato di Fisiologia all’Università di Siena e organizzatrice del convegno.

articolo tratto da www.sienafree.it

lunedì 24 settembre 2012

Una donna in corsa per le Primarie del Centrosinistra



Laura Puppato sfida Renzi e Bersani


Non solo Renzi e Bersani, c'e' anche Laura Puppato, la capogruppo del Partito Democratico alla Regione Veneto, per le primarie del centrosinistra.
E' l'unica donna candidata alla premiership di questo Paese, l'unica che ha trovato il coraggio di farlo. Crediamo sia importante ascoltare quello che ha da dire.

L'intervista di Concita De Gregorio su La Repubblica a Laura Puppato. 
Clicca QUI per leggere

Il video forum integrale con Laura Puppato su La Repubblica.it condotto da Laura Pertici. Guarda il video QUI



sabato 21 luglio 2012

L’ANPI NAZIONALE: “Il 25 aprile, l’1 maggio e il 2 giugno non si toccano"



“Il 25 aprile, l’1 maggio e il 2 giugno non si toccano. 
Sono i valori su cui si fonda la Repubblica”

Non ci si dica che non ci sono altri strumenti per incrementare la produttività e far crescere il P.I.L.; ci sono provvedimenti in corso di esame, da tempo preannunciati, di cui si può accelerare l’iter; e ce ne sono altri, da molti invocati (la patrimoniale, per fare un esempio) che a torto si finge di ritenere improponibili


Secondo notizie di stampa, il Governo si appresterebbe a procedere ad alcuni accorpamenti di festività, per aumentare la produttività. Nella “scure” incapperebbero anche le tre festività ben note per essere state già oggetto di tentativi analoghi (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno). Dobbiamo essere estremamente chiari: non abbiamo – ovviamente – obiezioni di fronte ai sacrifici che possono essere chiesti ai cittadini in una fase difficile per il Paese; ma che si debba rinunciare alla storia, a quelli che sono i fondamenti comuni del nostro vivere civile, ci sembra davvero troppo. Ci sono festività che nascono da consuetudini o semplici abitudini, che forse possono consentire qualche operazione. Altre, come quelle citate, rappresentano il nostro passato migliore, i valori su cui si fonda la nostra Repubblica: sono, in una parola, la nostra storiaE non vanno toccate. Non ci si dica che non ci sono altri strumenti per incrementare la produttività e far crescere il P.I.L.; ci sono provvedimenti in corso di esame, da tempo preannunciati, di cui si può accelerare l’iter; e ce ne sono altri, da molti invocati (la patrimoniale, per fare un esempio) che a torto si finge di ritenere improponibili.Si faccia quello che occorre, per salvare il Paese da una crisi che non ci dà tregua. Ma si lasci al Paese la sua storia, si conservino i suoi valori, quelli a cui la stragrande maggioranza dei cittadini continua a richiamarsi. Questa è la richiesta che formuliamo alle istituzioni pubbliche e in particolare al Governo. Alle nostre organizzazioni rivolgiamo l’invito ad una mobilitazione immediata e diffusa, assumendo ogni possibile iniziativa, coinvolgendo i parlamentari e le istituzioni territorialmente competenti, sollecitando l’adesione e l’impegno dei cittadini. Il gravissimo proposito che è stato enunciato dalla stampa, se corrispondente ai reali intenti del Governo, dev’essere sventato e respinto, prima di tutto dalla coscienza civile e democratica del popolo italiano.



Roma, il 17 luglio 2012                                               
LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI


link alla notizia


martedì 17 luglio 2012

Report giovedì 12 luglio



  1. Breve relazione da parte delle nostre rappresentanti che hanno partecipato all’incontro organizzato da SEL sul ruolo della donna nel XXI sec., incontro che è stato giudicato positivo anche se con scarsa presenza di pubblico.
  2. Dal coordinamento regionale arriva la sollecitazione a raccontare quanto fatto da parte dei singoli comitati sul tema della rappresentanza; prioritario appare il tema della democrazia partecipata in vista di una mobilitazione anche nazionale. Il CP deve avere, da parte del territorio, sollecitazioni che devono rappresentare anche una legittimazione a muoversi in modo più deciso. Da questo punto scaturisce una discussione su due ordini di temi: siamo Donne del 13 o Comitato SNOQ – Siena e quale è il nostro progetto politico?
  3. Ampia discussione, soprattutto su quest’ultimo interrogativo, con posizioni anche molto diversificate, dalla quale sono comunque emersi alcuni punti comuni:
  • la nascita di SNOQ è stata determinata dal fallimento della politica, dalla crisi dei partiti e dalla loro incapacità di elaborare progetti;
  • il nostro progetto politico è la politica stessa, soprattutto in questo momento di carenza di democrazia che rende possibile qualunque epurazione;
  • la politica non deve essere limitata al solo livello cittadino, ma estendersi anche a livello nazionale;
  • SNOQ è nato come movimento trasversale, ma continuare a essere tale significa abiurare, c’è bisogno di impegno; la politica di genere deve avvenire all’interno di un movimento più vasto, in quanto l’unico modo che abbiamo di incidere a favore delle donne è quello di incidere sulla politica del paese, dobbiamo quindi modificare il modo di fare politica che, in tutti i partiti, è un modo di fare politica maschile e di destra;
  • le donne sono destruenti perché sono state tenute fuori dal sistema, di conseguenza hanno un modo di fare politica che non si integra con il sistema ma lo distrugge.

lunedì 16 luglio 2012

Forse non tutte sanno che...

Accadeva nel luglio 1970

Nel luglio 1970 viene pubblicato il “Manifesto di rivolta femminile” che, dopo una citazione di Olympe de Gouges, del 1791:

Le donne saranno sempre divise le une dalle altre? Non formeranno mai un corpo unico?
                                                                                             
Inizia affermando: “La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà. 
L'uomo non è il modello a cui adeguare il processo della scoperta di sé da parte della donna.” 
 

Per il testo integrale, di circa una pagina: http://www.universitadelledonne.it/riv-femm.htm

Il Manifesto è una lucida e dolente analisi delle cause della cosiddetta “sussidiarietà femminile”
Alcune parti, oggi, possono sembrare obsolete, ma non bisogna dimenticare che, in Italia, nel 1970:

1. non era ancora sancita per legge la parità fra i coniugi (La legge di  Riforma del diritto di famiglia è del 1975)

2. non  esisteva il divorzio (la legge è del dicembre 1970 ma il Referendum che ne negò l’abrogazione è del 1974)
            

3. l’aborto, sotto qualunque forma,  era un reato contro l’integrità e la sanità della stirpe (la legge 194 è del 1978)
                                                                                                   
4. era ancora in vigore il delitto d’onore (abrogato nel  1981) 


5. lo stupro non era un reato contro la persona ma solo contro la moralità pubblica (e tale resterà fino al 1996)
                                                                                                 
In alcune parti, il Manifesto è di una attualità oserei dire agghiacciante, considerato che sono passati oltre 40 aa
“Noi identifichiamo nel lavoro domestico non retribuito la prestazione che permette al capitalismo, privato e di stato, di sussistere. 
Permetteremo ancora quello che di continuo si ripete al termine di ogni rivoluzione popolare quando la donna, che ha combattuto insieme con gli altri, si trova messa da parte con tutti i suoi problemi? 
Detestiamo i meccanismi della competitività e il ricatto che viene esercitato nel mondo dalla egemonia dell'efficienza. Noi vogliamo mettere la nostra capacità lavorativa a disposizione di una società che ne sia immunizzata. “

sabato 14 luglio 2012

Forse non tutte sanno che...


Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina

Olympe de Gouges





La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789 
(Déclaration des Droits de l'Homme et du Citoyen), elaborata nel corso della Rivoluzione francese, contiene una solenne elencazione di diritti fondamentali dell'individuo e del cittadino  e, generalmente, si dice e si scrive che abbia rappresentato uno dei più alti riconoscimenti della libertà e dignità umana (diritto alla libertà della persona, alla proprietà, alla sicurezza, alla resistenza all’oppressione)…
Peccato che tali diritti  venissero riconosciuti solo all’uomo, cioè al  maschio, tanto per  sfatare il mito  che ci hanno propinato per anni, anche a scuola, che  “quando si dice uomo si intende anche la  donna”
Alle donne, che pure avevano attivamente partecipato alla Rivoluzione,  fu negata, così,  la qualifica di cittadine e, di conseguenza, ogni diritto civile.